Giovedì, 26 Giugno 2014 10:30

News sul progetto PulCheR

Collaudato con successo il catalizzatore per la propulsione aerospaziale “green” nell’ambito del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), progetto cofinanziato dal 7° Programma Quadro (FP7) della Comunità Europea (FP7/2007-2013).


 
pulcher 01







È stato sviluppato e collaudato con successo il catalizzatore per la decomposizione del perossido di idrogeno ad alta concentrazione HTP (High Test Peroxide) che servirà da propellente nell’innovativo propulsore aerospaziale ad impulsi in fase di realizzazione nell’ambito del progetto europeo PulCheR (sito web ufficiale www.alta-space.com/pulcher)

Il catalizzatore a base di platino, realizzato dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale di Pisa (prof.ssa Daniela Belli, prof. Luca Labella, dott.ssa Sara Dolci) con la collaborazione di Alta S.p.A., nata come spin-off dell’università di Pisa, che coordina il progetto (ing. Lucio Torre, ing. Angelo Pasini, ing. Giovanni Pace), è una parte fondamentale del propulsore poiché permette di sfruttare il perossido di idrogeno al 98% come propellente, accelerando la sua decomposizione ad acqua e ossigeno.
 
pulcher 02









Un’immagine SEM del catalizzatore a base di platino sviluppato per il progetto PulCheR


Lo sviluppo del catalizzatore ha attraversato diverse fasi, a partire dalla progettazione del sistema catalitico, alla caratterizzazione della superficie del catalizzatore mediante microscopia elettronica SEM-EDS, fino alle prove di efficienza catalitica e resistenza termomeccanica eseguite presso Alta S.p.A. su banchi di prova appositamente ideati. La scelta del platino come elemento catalitico, opportunamente supportato su materiali con elevata resistenza termo-meccanica, è risultata vincente come confermato dall’esperimento effettuato nel propulsore appena un mese fa. La prova è stata condotta integrando il catalizzatore in un prototipo di propulsore monopropellente sviluppato in precedenza da Alta S.p.A. ed effettuando una serie di spari stazionari. Il passo successivo del progetto sarà la realizzazione del propulsore pulsato e l’ottimizzazione del letto catalitico.

pulcher 03












L’impianto di prova per propulsori “green” (Green Propellant Rocket Test Facility) di ALTA S.p.A

pulcher 04











Il propulsore monopropellente (al cui interno è integrato il letto catalitico) pronto per lo sparo stazionario


“Il raggiungimento di questi obiettivi non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo del prof. Fausto Calderazzo, che per primo ha lavorato e creduto nel progetto. A quasi un mese dalla sua scomparsa vorremmo ricordarlo e ringraziarlo per il suo importante apporto all’avanzamento di questo lavoro.” sottolineano la professoressa Daniela Belli e l’ingegner Lucio Torre.