Giovedì, 08 Ottobre 2020 13:34

Al via il Progetto StAr

progetto starIn data di 1° ottobre 2020 ha preso il via il progetto Development of Storage and assessment methods suited for organic Archaeological artefacts nell'ambito JPI Cultural Heritage, iniziativa di programmazione congiunta su Patrimonio Culturale e Cambiamenti Globali (http://jpi-ch.eu/). Il 7 ottobre 2020 ha avuto luogo il primo incontro tra i partecipanti del progetto (virtual kick-off meeting): ARC-Nucléart di Grenoble in Francia (project leader), Museum of Cultural History dell’Università di Oslo (Norvegia), Museo archeologico di Biskupin in Polonia e Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. Il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa è costituito da Erika Ribechini (coordinatore dell’unità), Jeannette J. Lucejko e Francesca Modugno. Il progetto StAr nasce dal bisogno di strategie di stabilizzazione chimico-fisica di reperti archeologici di natura organica, quali legno e cuoio, nel periodo immediatamente successivo allo scavo. La stabilizzazione di materiali organici è fondamentale al fine di avere il tempo necessario per individuare e applicare i migliori e più idonei trattamenti di conservazione.

L’unità di Ricerca dell’Università di Pisa avrà il ruolo di sviluppare, validare e applicare metodologie innovative per la caratterizzazione dei reperti archeologici come legno e cuoio, e la valutazione del loro stato di degrado prima così come durante e dopo la loro stabilizzazione e l’applicazione di protocolli conservativi. Tali obiettivi potranno essere raggiunti utilizzando tecniche analitiche strumentali all’avanguardia quali quelle basate su pirolisi accoppiata alla gas cromatografia e spettrometria di massa (Py-GC/MS), sull’analisi dei gas evoluti (EGA-MS) nonché metodi analitici basati su cromatografia in fase gassosa o liquida accoppiate alla spettrometria di massa (GC-MS e LC-ESI-Q-ToF-MS).

[Foto: Sito di Biskupin (1936) Polonia, Insediamento fortificato risalente all'età del Ferro]